Il saluto di Stefano Mei alla Cinque Mulini

Il saluto di Stefano Mei alla Cinque Mulini

Il pensiero vola al 1978: parto da qui perché ero un giovane atleta che aveva appena intrapreso il proprio viaggio in questo fantastico mondo dell’atletica. Ricordo che quel successo a quindici anni, alla Cinque Mulini, nella gara dedicata alla categoria allievi, mi diede tanta gioia e ancora più motivazioni per fare sempre meglio. Ecco perché salutare il comitato organizzatore nel mio nuovo ruolo di presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera è qualcosa che mi riempie d’orgoglio e di piacere.

Il valore mondiale della manifestazione e lo scenario suggestivo dei mulini di San Vittore Olona sono un vanto per la nostra atletica, riconosciuto tra i luoghi-culto da World Athletics con la prestigiosa Heritage Plaque, simbolo di quanto la Cinque Mulini abbia significato per il cross mondiale.

È qui che si è fatta la storia, è qui che decine di campioni olimpici hanno lasciato testimonianza della loro classe. E nonostante la crisi sanitaria internazionale, i fuoriclasse illumineranno anche questa edizione, in piena sicurezza, con misure necessarie e senza pubblico, consapevoli che per tornare alla normalità serviranno ancora dei mesi.

Lo sforzo organizzativo dell’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906 è da sottolineare e da premiare, come pure la capacità di rinnovarsi nel corso di quasi novanta edizioni, mantenendo fede all’essenza stessa dell’evento: rispetto, coraggio, rivalità. I valori che insegna il cross e che hanno ispirato generazioni di atleti fin da giovanissimi. In una fase così delicata, non possiamo disperdere questo patrimonio, che è cultura e territorio, e per questo come presidente federale posso assicurare che non mancherà il dialogo e il sostegno alla Cinque Mulini. Per continuare insieme un’esperienza che tutto il mondo ci invidia.