di Daniele Perboni
In occasione dell’edizione 2020, la World Athletics, la Federazione Internazionale, ha assegnato alla Cinque Mulini la Heritage Plaque per “Un contributo eccezionale alla storia e allo sviluppo mondiale dello sport dell’atletica leggera e delle discipline dell’atletica fuori dagli stadi, come il cross country, la montagna, la strada, il trail, l’ultra-running e la marcia”. Riconoscimento che ha reso orgogliosi gli organizzatori e che li ha spronati a dare sempre il meglio, per divulgare, per gli anni a venire, il nome della Cinque Mulini e di San Vittore Olona nel mondo. E come per miracolo, ecco che un pugno di atleti si son ritrovati a gareggiare, sotto maglie diverse, ma con un unico obiettivo: vincere e/o dare il meglio sui campi e sui sentieri che affiancano l’Olona.
Ma qualcos’altro accomuna questi mezzofondisti: la volontà di dare il meglio anche nella vita extra sportiva. Andando a spulciare fra le pieghe della loro vita si scopre che hanno in comune la laurea, o sono vicini ad ottenerla, in ingegneria. Insomma, un vero e proprio campionato di ingegneri…
I MAGNIFICI CINQUE – Cesare Maestri, campione europeo di corsa in montagna (Laureato in ingegneria energetica); Pietro Arese, bronzo agli Europei di Roma e primatista italiano dei 1.500 (Laureato in ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente); Daniele Meucci, campione europeo di maratona a Zurigo 2014 (Laureato in ingegneria robotica ); Ossama Messlek, primatista italiano indoor nei 3.000 con 3’35”63 (Laureato in ingegneria meccanica ); Nadia Battocletti, doppia campionessa europea, 5.000 e 10.000, a Roma e argento olimpico nei 10.000 (Prossima alla laurea in ingegneria edile e architettura).